Angelo, mio cugino, dice che si siederà lungo il fiume e aspetterà. Aspetterà il mio corpo che passerà sull'acqua, morto. Non so se invece il mio cadavere cadrà dall'alto, o scenderà dalla montagna. Egli esprime il suo dispezzo ma io non lo disprezzo. Tuttavia non lo capisco poiché non capisco l'irrazionalità. Ci vedremo comunque lungo il fiume.
lunedì 21 luglio 2008
giovedì 17 luglio 2008
La morte di Roy
Ieri sono uscito con Patrick, giunto a Roma in vacanza dopo la sua ordinazione a sacerdote domenicano. Mi ha fatto uno strano effetto rivederlo, ricordare avvenimenti di oltre 14 anni fa, quando eravamo insieme, i viaggi, l'America. Gli ho chiesto molte cose oltre la sua ritrovata fede e come vive al sua nuova vita adesso. Gli ho chiesto della famiglia, dei fratelli, dei nipoti che ho conosciuto a Crete, IL. Gli ho chiesto di Dick, il suo amico presbiteriano ormai anziano e mi ha detto che è morto un mese fa di vecchiaia. Brent, un amico che vive in Ohio a Columbus sta bene; Roy, il suo amico pittore di Washington invece è morto assassinato a Praga. Ricordo Roy perché ci ospitò durante la campagna elettorale in cui vinse Clinton: aveva una bellissima casa e un bellissimo ragazzo slavo. Andammo insieme in una baita in Virginia. Fu molto gentile con me, mi fece vedere come dipingeva su vetro (faceva dei quadri splendidi dipinti a rovescio) e mi portò anche da alcuni artisti americano quando Patrick era impegnato con i comizi elettorali. Lo ricordo bene e credo di avere una sua foto stravaccato su una poltrona in Virginia. Roy è morto per soldi, diceva di averne molti e ne spendeva molti, qualcuno lo ha ucciso per questo, forse dei marchettari. Comunque, il tempo che passa, l'età, Patrick che non è cambiato come me almeno esteticamente: averlo visto senza tonaca in borghese è stato un tuffo nel passato in cui tutto s'addipana ma poi si risolve nel presente, nel tempo che ormai è passato e morto e non voglio che i ricordi diventino ossessione.
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