mercoledì 4 febbraio 2009

Madre

Ho una referenza e un affetto speciale per mia madre, come ciascuno di noi del resto. In questo periodo amo sentrla parlare e cerco di non contraddirla nelle sue opinioni anche se faccio presenti le mie opinioni. L'altro giorno mi ha chiamato per dirmi che era morto Antonio Spinosa, forse si è confusa con il Filosofo olandese ma comunque mi è dispiaciuto che sia morto anche lui; io l'ho chiamata per dirle che su Radiotre c'era una trasmissione sulla Tosca che trasmisero in TV nel 1992. Le porto le camicie da stirare non perché ne abbia un effettivo bisogno ma per sentirmi curato in qualche modo. Sempre più spesso ho l'angoscia del tempo che passa e di lei che invecchia. E' come se vedessi me stesso in lei, il mio invecchiare ogni giorno. Devo dire che non è dissimile da qualche anno fa: la sua famiglia sembra non invecchiare molto e lei in particolare ha ancora tutti i tratti della sua gioventù. Per questo cerco di passare il poco tempo che ho con lei. Proprio ieri, di ritorno da Napoli, le ho portato un'intera guantiera di babà piccolini che ha gradito molto. Mi premono i ricordi e cerco di scacciarli (forse per averli tutti insieme un giorno o nei sogni oppure per non soffire ora). Non oso pensare al giorno in cui non ci sarà. Potrei andarmene prima io e allora non oso pensare a come si sentirà.

Nessun commento:

Posta un commento