Svegliato alle 5 di mattina dopo un sogno in molte persone devono ricevere un avviso di garanzia per aver partecipato ad un party. Mi trovo a lavorare nella centrale di polizia e ho con me tutti i fascicoli di ogni persona che deve essere prelevata e portata al commissariato. Appeno leggo, su uno di questi, il nome di mia sorella, mi dirigo da un poliziotto di grado superiore (con la divisa color ocra) e gli dico che si tratta di mia sorella, impietosendolo. Lui prende il fascicolo e sorridendo lo straccia. Io esco e vado verso casa di mia madre ma è un palazzo della Città Immaginaria, tutto di vetro e con una grande scalinata centrale. Mentre entro dal portone vedo mia sorella che sta uscendo e ha in mano un beauty-case rosso. Le chiedo se sta partendo per le vacane ed ella annuisce, così la porto all'interno per spiegarle cosa stava succedendo e che si dovrbebe sbrigare ad andarsene perché c'è il rischio che la festa alla quale ha partecipato potrebbe essere stato un icnontro di mafiosi. Ci fermiamo all'interno del palazzo dove di trova un piano con una grande cucina fruibile da tutti gli abitanti. Inizio a spiegarle la cosa ma arrivano alcune donne che abitano i piani e servo loro dei drink improbabili: mia sorella è scomparsa e ogni donna mi sorride e vuole essere servita da me. Mi sveglio e riprendo sonno. Il secondo sogno lo faccio poco prima di svegliarmi alle otto e mezzo: ho una cadillac bianca parcheggiata fuori del palazzo precedente, sono sempre parte della polizia e devo accompagnare alcuni colleghi ad una sfilata. Passa una vespa bianca con uno dei personaggi del film Arancia Meccanica e un altro è a piedi. Quello sulla vespa cerca di entrare nell'auto ma io, con il telecomando, la chiudo. Così se ne va (io leggo la targa della vespa ma non la ricordo) e l'altro, che ha in mano un secchio con vernice verde, tenta di pitturarla. Io cerco di fermarlo ma sono titubante perché potrebbe versare tutta la vernice sull'auto, bagnata dalla pioggia. Mi sono svegliato. Tutta la notte ho pensato ad un iPhone bianco nei momenti in cui mi svegliavo.
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