L'altra sera un sogno formidabile che è durato pochissimo: stavo in un campo con molte persone e stavamo preparando la terra per la semina. C'era un sacco con molti semi piccoli (tipo quelli di papavero). Io avevo una zappa a forma di pelota in cui dovevo caricare prima della terra ocra, poi i semi, coprirli con un altro po' di terra grigiastra e spargerli sul terreno. Alcune persone mi affiancavano ma tutti facevano il loro lavoro. Mi è sembrato di intravedere mio nono paterno. Una persona mi ha cambiato lazappa dandomene una piatta con la quale sembrava difficile prendere le cose ma che poi invece risultava facile, solo che la quantità era minore. Più spargevo i semi per terra più guardavo l'intorno e vedevo piante e foglie, il vento che spirava e avvertivo un tepore lontano. era pieno giorno. E' durato poco ma mi sono alzato benissimo il giorno dopo. Ieri, assistenda ad una riunione noiosissima di lavoro, ho fatto dei ghirigori su un taccuino e mi è venuta l'idea di comporre un foglio per scrivere eventuali sogni di chi volesse raccontarmeli. Il foglio ha una linea orizzontale centrale e una semilinea verticale che parte dal centro della prima, come fosse una T. In questo modo nella parte grande centrale si può scrivere il sogno come lo racconta la persona; nella sezione in basso a sinistra scrivere le parole rilevanti del sogno e nella sezione in basso a destra le associazioni che vengono in mente a chi racconta. Nel mio caso le parole salienti sono: semi, terra, campo, zappa, vento e nonno; le associazioni sono trasparente, vetro, secchezza, fastidio e pesante.
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