Un sogno stamattina alle sei circa: mi trovo appena arrivato a Londra e sto percorrendo una lunga via in compagnia di un amico che mi dovrebbe ospitare. Mi parla dei molti problemi che stanno attraversando i giovani inglesi, il lavoro, le relazioni personali e proprio mentre accanto a me molti inglesi passano, uomini di colore, cingalesi, indiani, insomma molta gente. Gli dico che dovremmo prendere un mezzo e mi ricordo che c'era un bus proprio sotto un ponte. Scendiamo sotto al ponte e il fiume (che non è il Tamigi ma un fiume con molti sassi giallo ocra, come un fiume di campagna) ha moltissima acqua e pertanto ci bagniamo le scarpe. La gente attende ed io dico che bisogna andare dietro alla fila perché in Inghilterra sono ordinati ma mentre dico questo, l'amico va in mezzo al fiume che non è profondo ed io gli dico di fare attenzione perché sta arrivando il bus: Il bus arriva e lui fa in tempo a spostarsi: c'è molta acqua, siamo bagnati fino ai calzoni e montiamo sul bus. Quello parte ed io mi sveglio. Guardo l'ora e vedo che posso dormire ancora per un'ora prima di alzarmi. Tutto qui. Questo deriva dal fatto che avevo progettato di andare a Londra e poi ad Edimburgo in vacanza tra dieci giorni e avrei dovuto essere ospite del mio amico Mario ma, guarda caso, proprio oggi mi ha detto che non si trova a Londra, dopo però avermi quasi confermato che c'era. Secondo me si è trovato qualcuno. Mi sa che me ne vado davvero in campagna in un b&b.
giovedì 9 giugno 2011
mercoledì 8 giugno 2011
Vecchie facce e code in farmacia
Nel tentativo di razionalizzare i miei sogni spesso dimentico lo stato in cui mi trovo. Dormo molto profondamente da un sacco di tempo, segno di grande depressione perché non riesco a ricordarli. Ormai, non essendo più insieme ad Almar da tempo, mi sono abituato ma sono piombato con tutti i problemi di lavoro, famiglia, personali che avevo in una certa misura allontanato oppure li avevo assorbiti. Stanotte invece, dormendo a Foligno per lavoro, ricordo alcuni brani di un sogno. Ero assieme a MLN, mio lontano amore e mi chiedeva di accarezzare il petto. Non lo feci. Era più grande di come ricordassi ma aveva lo stesso sguardo amabile di sempre, lo stesso sorriso. Accarezzò il mio petto e, nell'istante in cui lo fece, mi sono svegliato. Tutto qui, non sono più riuscito a prendere sonno. Sempre sullo stesso letto ieri pomeriggio avevo sognato di entrare in una farmacia e di passare davanti a tutti quanti che stavano seduto su una panchina e chiesi dei fazzolettini: avevo un raffreddore da fieno. Mi sono soffiato il naso e mi sono accorto di essere passato avanti a tutti per cui chiesi continuamente scusa. Un vecchietto dal sorriso diabolico mi disse che non avrei dovuto preoccuparmi della cosa. Così sono uscito fuori e ho visto tanta gente che attendeva per strada che io volassi via. Ho creato una mia immagine che lo faceva e tutti a guardare estasiati. Io però rimasi al mio posto, un po' in disparte. Il fatto della coda forse è perché avevo visto una puntata di Desperate Housewives in cui una delle protagoniste passa davanti a tutti perché è dializzata ma lo fa solo per evitare la fila al supermercato. Su MLN, che dire? Continuo spesso a pensarci. Spero solo di ricominciare a sognare come prima.
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