Me ne stavo camminando per una campagna molto rigogliosa (ricordo piante verdi e tanto fresco) e ho camminato così tanto che mi sono ritrovato in riva al mare. Una persona mi ha chiesto se volevo salire su un aeroplano e ho trovato posto vicino al finestrino. L'aeroplano inizia a sollevarsi ma non troppo dalla superficie del mare e vedo il mare come fosse a un metro da me. Non ho paura ma non capisco come mai non voli più alto. Vedo il mare blu, le onde, tutto quel che si può vedere stando in mare aperto. Dopo un po' l'aereo ritorna e mi sveglio. Mi devo stirare nel sonno e in più avverto la fastidiosissima sensazione di andare a fare pipì: ieri sera ho preso freddo al ristorante indiano e il raffreddore mi ha completamente fatto respirare con la bocca che mi ritrovo impastata e secca. Riprendo sonno presto, è mattina presto. Nell'addormentarmi riprendo il sogno da dove ero atterrato con l'aereo, in campagna, ed entro in una casa che riconosco essere quella della mia amica scomparsa Elena ma non assomiglia affatto a questa casa. Neppure Elena che viene ad aprire sembra lei ma mi indica una parte di un ruscello in cui mi prega di vistare assieme. Mentre ci stiamo andando mi dice che nell'acqua vivono degli esseri strani, mezzo pesce e mezzo bambino e che sono intelligenti. Io vedo tutto a colori nitidamente, specialmente il ruscello limpido e le piante, i fiori, avverto l'umidità, il rumore dell'acqua. Vedo infatti sotto la sua superficie una specie di pesci con la coda attorcigliata, sul marroncino chiaro, quasi verde spento e che hanno grandi occhi ma senza bocca. Mi guardano e vengono verso d me e mi fanno quasi tenerezza perché nessuno sa che sono esseri intelligenti. Ce ne saranno stati una decina e altre persone sono immerse nell'acqua e li ignorano. Nessun dà loro fastidio. Mi sveglio e devo andare in bagno urgentemente. Ho ancora in mente quegli esserini. Mi viene in mente un episodio visto ieri di Doctor Who in cui lui libera migliaia di uomini-cavia e li guarisce da una malattia (con David Tennant).
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