Stanotte so di aver fatto un sogno molto bello e a colori e completo di fine, come una storia, tipo un racconto breve. Purtroppo non ricordo nulla ma ho solo questa consapevolezza. Mi sono svegliato alle tre e mezzo, poi ho ripreso sonno e mi sono svegliato alle cinque e un quarto, attendendo le sei per la sveglia.
mercoledì 4 marzo 2009
lunedì 2 marzo 2009
Il balcone e l'orgone
Proprio sabato mi sono dedicato al balcone di casa che le ingiurie del tempo e la mia incuria in questi mesi freddi hanno fatto trascurare. Ho comprato la mattina con i miei nipoti quattro gerani verde scuro e a fiori rossi, un paio di primule, della terra e del rinforzante liquido da diluire. C'era un bellissimo sole e, fino alle 5 del pomeriggio, ho pulito le fioriere, rinvasato le piante, innaffiato ogni vaso, pulito le rose, potato quel che c'era da potare. Mi stavo beando del sole, del silenzio e del rilassamento, sperando che l'imminente primavera porti un colore nuovo al mio balcone quando mi sono accordo di un paio di scie chimiche. Verso il tramonto c'erano in cielo circa quattro o cinque scie chimiche ingrandide ed esagerate al punto che un sottile velo biancastro mi ha fatto pensare a quanto danno ci sia nel mondo, nei nostri cieli. Sulle scie chimiche non ho molti dati ma le vedo chiaramente, per fortuna non spesso, e - guarda caso - domenica ha piovuto ed è brutto da due giorni. Ieri che tristezza vedere che tanto lavoro era rovinato. Comunque spero nel corso naturale. Leggendo qua e là si pensa che le scie chimiche impediscano all'orgone di manifestarsi. Non so: devo documentarmi altrimenti la storia dell'orgone mi sembra un'ennesima bufala new age. L'unica cosa che so è che i cieli erano davvero più azzurri una volta, da piccolo.
venerdì 27 febbraio 2009
Pietre veggenti
Ci sono molte pietre a casa mia e alcune di esse sono pietre veggenti, cioè grazie alle quali riesco a penetrare in altre dimensioni oniriche e a vedere cosa è successo veramente. Non ho mai avuto il coraggio però di usarle direttamente e le faccio fare da sole, senza dir loro nulla. Una di queste in particolare è azzurra, abbastanza grande come un pallone da rugby e densa di piccoli cristalli azzurri e lucenti. Deriva dalla Sicilia, forse dall'Etna, comprata credo setto e otto anni fa. Ultimamente l'ho lavata sotto acqua corrente e ha ripreso il suo colore. Non mi dà segnali da tempo anzi ultimamente parlo molto con la pietra-guardiano e mi basta questo. Voglio però esercitarmi nella meditazione per dialogare con piccole pietre veggenti a forma di cristalli di rocca, quasi piramidali. Ne devo regalare una al mio amico A* ma devo prima valutarla. Tornerò a casa e le metterò sotto sale, visto che non c'è molto sole ultimamente.
giovedì 26 febbraio 2009
Macchine in corsa
Sono giorni che vorrei scrivere di un sogno effettuato in cui sono dalla Regina Elisabetta e lei mi tratta come suo figlio ed io, ovviamente, non le ubbidisco. Comunque lo racconto solo per dire che ella si cambiò d'abito circa tre o quattro volte durante il sogno e che comunque Buckingam Palace non era poi così male. Stanotte invece due sogni: il primo in cui mi perdo con la mia macchina in una specie di deserto (dovevo andare nella mia Città ed ero con una compagna di viaggio). L'auto rimane bloccata e decido di farmi a piedi un colle sabbioso in cui però le auto sfrecciavano in entrambi i sensi di marcia e, per il loro troppo camminare avevano formato delle insenature. Supposi anche che queste insenature fossero naturali, come nelle rocce sabbiose. Anzi le auto non sapevano che dopo una curva si sarebbero trovate queste insenature e ci finivano dentro correndo. Una mi sfrecciò vicino. Arrivato alla sommità e camminando lateralmente tra erbe e arbusti con molta altra gente che saliva, ho incontrato una donna la quale mi ha proposto di riportarmi alla macchina, di aggiustarla e poi di salire con questa quindi siamo tornati indietro. Chi era questa donna bruna dalla folta capigliatura? Perché non voleva che raggiungessi la sommità della collina e si è proposta addirittura di riparare la macchina ma di tornare comunque indietro (ella mi impedì di proseguire)? Non lo so. Nel sogno seguente ero accando ad un fiume, appena uscito da una casa con amici (non so quali però) e vedo nel fiume un mio amico che sta affogando. Mi accorgo che su una strada c'è una pattuglia di polizia che ha fermato una macchina con delle prostitute e sta facendo la multa al cliente. Gli chiedo se possono intervenire: in questo sono titubante perché non vorrei che se la prendessero in quanto li disturbo ed infatti mi dicono stizzosi che avrebbero chiamato i pompieri. Intanto il mio amico sarà arrivato chissà dove galleggiando nel fiume (o morendoci dentro). Mi sveglio alle cinque meno qualcosa, sento la campana della Chiesa Madre di Marsala rintoccare le cinque. Non ho dormito bene. Mi gira la testa, sono nervoso. Elementi coscienti: al telegiornale di questa mattina alle otto c'è una notizia di polizia che multa clienti di prostitute in una città del nord.
lunedì 23 febbraio 2009
Ipocondria
La certezza di essere ipocondriaco ce l'ho da svariati anni, con alti e bassi. Io esprimo ogni volta sempre una nuova affezione psicosomatica. E' stata la volta dell'allergia tre anni fa, varie malattie della pelle, herpes, e poi tante paure ovviamente: dall'AIDS (tanto per dirne una lieve) a neoplasie di ogni genere. Ogni volta (e lo so) dopo attente analisi risulta essere sempre e solo la stessa cosa: stress e depressione. Ultimamente sto attraversando un periodo abbastanza nefasto: ho la cervicale, dolori di schiena, posturali, giramenti di testa, sbalzi di umore, vista cadente. Mi sembra quasi di stare ad invecchiare. Ho anche fatto di nuovo per l'ennesima volta il test anti-HIV anche se non ho avuto comportamenti a rischio. Ovviamente negativo. Lo stress so che è una parte importante e così cerco di calmarmi e prendere al massimo la valeriana. E' solo che so la verità: la mia insoddisfazione nei confronti del mondo, di come io ci vivo dentro, di quanto vorrei cambiare vita e non ce la faccio. La soluzione sarebbe veramente abbandonare questo lavoro inutile, fare le cose che più mi aggradano ma purtroppo il periodo è nero in ogni scelta. Inoltre ho continui sobbalzi di equilibrio inerenti anche agli occhi per cui sospetto anche un problema visuale. Insomma, uno straccio. Le cose vanno bene in altri ambiti ma anche lì ci sono eccezioni, ad esempio: nel campo artistico è una piattezza. Quando sento la mia famiglia vorrei fare ancora di più per tutti e non ce la faccio. Sarò depresso cronico e maschero tutto ciò in maniera psicosomatica. Anche i cristalli non mi danno sollievo, cerco di fare meditazione con i cristalli, li trovo interessanti ma, in realtà, non sento nulla. Soltanto la mia filosofia dei guardiani mi rincuora, mi dà fiducia e credo guarisca. Mi sa che stasera piove.
giovedì 5 febbraio 2009
Potenza delle OQ
Da quando ho messo una (anzi tre per l'esattezza) OQ nella mia casa, a dire il vero dormo molto di più e non ho più le crisi di panico, né avanzamenti di ansia. In effetti mi sento più calmo. Sto solo constatando che si è creato una specie di calma nella mia casa. Ho realizzato due OQ con un cristallo di rocca ciascuno e una con un grande cristallo di ametista. Vorrei dare quest'ultimo a mia madre e l'altra ad Antonio che me ne ha chiesta una. Inoltre tuttora ce n'è un'altra sotto il vaso fuori la porta in cui una pianta grassa, così florida quando me l'han regalata, è floscia ed ha perso foglie. Vorrei solo sapere cosa ne pensano i Guardiani. Credo siano tutti d'accordo con la cosa perché non hanno espresso pareri contrari ed è importante questo. Su tutto, Roccia ha la parola decisiva ma finora non ha detto nulla.
mercoledì 4 febbraio 2009
Madre
Ho una referenza e un affetto speciale per mia madre, come ciascuno di noi del resto. In questo periodo amo sentrla parlare e cerco di non contraddirla nelle sue opinioni anche se faccio presenti le mie opinioni. L'altro giorno mi ha chiamato per dirmi che era morto Antonio Spinosa, forse si è confusa con il Filosofo olandese ma comunque mi è dispiaciuto che sia morto anche lui; io l'ho chiamata per dirle che su Radiotre c'era una trasmissione sulla Tosca che trasmisero in TV nel 1992. Le porto le camicie da stirare non perché ne abbia un effettivo bisogno ma per sentirmi curato in qualche modo. Sempre più spesso ho l'angoscia del tempo che passa e di lei che invecchia. E' come se vedessi me stesso in lei, il mio invecchiare ogni giorno. Devo dire che non è dissimile da qualche anno fa: la sua famiglia sembra non invecchiare molto e lei in particolare ha ancora tutti i tratti della sua gioventù. Per questo cerco di passare il poco tempo che ho con lei. Proprio ieri, di ritorno da Napoli, le ho portato un'intera guantiera di babà piccolini che ha gradito molto. Mi premono i ricordi e cerco di scacciarli (forse per averli tutti insieme un giorno o nei sogni oppure per non soffire ora). Non oso pensare al giorno in cui non ci sarà. Potrei andarmene prima io e allora non oso pensare a come si sentirà.
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