Un microsogno di pochi istanti sull'aereo, rotta Roma- Brindisi, molte nuvole in aria bianche, turbolenza, io tranquillo con un saggio sui Promessi Sposi del Manzoni in mano mi sono addormentato pochi istanti. Nel microsogno che stavo facendo ero accanto ad un muro antico molto lungo, in piena campagna. Da un lato la campagna stessa e dall'altro una strada. Non identifico il luogo, colori tenui, sole, profumo di fiori e fieno, immagine molto antica. Mi sveglio per un sobbalzo dell'aereo. Ora sono a Lecce, giornata fresca. Non penso a nessuno.
martedì 23 giugno 2009
Equilibrio precario
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lunedì 22 giugno 2009
Addendum: stress, solo stress
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Notte insonne.
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domenica 21 giugno 2009
"Quanto hai speso?"
Stamattina ha piovuto presto, verso le cinque. Mi sono alzato alle dieci con un gran sonno. ricordo solo di aver sognato di essere in una stanza con una grande finestra, analoga a quella del sogno in cui manca l'elettricità, e che qualcuno mi telefonava. Mi chiedevano se avessi con me un computer Apple. Io rispondevo che durante l'ultimo anno ne avevo comprati ben quattro, di cui uno in regalo a mio nipote, uno ce l'avevo io, uno piccolissimo e un portatile. Tutti bianchi e la cui somma faceva circa settemila euro. La voce ripeteva "Quanto hai speso?" ed io rispondevo la cifra. Ieri sera stavamo parlando appunto di computer con Marcus. Ora sono tornato a casa dopo aver votato, penso che me rimarrò qui senza più uscire a correggere le bozze del libro.
sabato 20 giugno 2009
Il principe
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venerdì 19 giugno 2009
Angosce di inizio secolo.
Nel sogno di stamattina presto ero in una casa che figurava essere quella di mia madre ma mi sentivo come nel futuro. C'erano tanti ragazzini che giocavano per terra e mia madre non era anziana anzi giovane e sembrava svedese. C'era anche mio fratello ma non era quello reale. Gli dico cosa fosse successo perché sentivo che nell'aria c'era qualcosa di misto alla preoccupazione ma anche alla felicità. Mi risponde che non c'era elettricità e difatti, era giorno e quindi c'era il sole, i bambini giovacano con giochi di legno, la televisione era spenta e non c'era alcun apparecchio elettrico in giro. Piano piano arriva la sera a e chiedo come si sarebbe fatto senza luce e lei accese le candele. Avevo capito che la situazione era preoccupante. Arriva un amico (che non conosco) e dice che per effetto della mancanza di energia stavano licenziando migliaia di persone in Italia e sarebbe toccato anche a lui. Mi sono svegliato con una grande angoscia. Proprio ieri, tra l'altro, hanno detto a un mio amico che forse lo avrebbero messo in mobilità anche se con una bella liquidazione ma, nel raccontarmelo, mi è dispiaciuto e mi sono preoccupato. Il sogno di inizio notte invece non lo ricordo bene: c'era un prato e al posto dei fiori c'erano tante penne e pennarelli ed io, camminandoci sopra, mi disegnavo sotto le piante dei piedi.
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