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giovedì 22 ottobre 2009
mercoledì 21 ottobre 2009
Le due stelle
L'unico stralcio che ricordi del sogno di stanotte è un uomo che mi accompagna alla finestra della camera da letto di mio nonno materno e mi indica di guardare in alto dicendo di vedere due stelle vicine tra loro. Gli chiedo come mai ci siano stelle doppie e mi risponde che quelle sono stelle speciali: infatti le guardo e sono splendide, vicinissime tra loro e molto grandi. Forse sembrano luci di un'astronave. Poi mi sveglio. Fa molto freddo. Ieri sera ho visto una stella in cielo e mi sono domandato come mai non vedo così spesso le stelle.inoltre ho pensato a casa di mio nonno materno dove dormivo sempre nella camera da letto quando ero piccolo.
Mi chiamo Monico
Mi trovo sul mio letto a castello ma la camera è un'altra e c'è un altro letto con dentro un ragazzo che dorme. Mi muovo ma il legno del mio letto fa rumore e quello si sveglia ed esclama: "Chi sei?" ed io mi scuso per il rumore e mi preparo per scendere. Poi sento tanti ragazzini che salgono sul mio letto e scendono dall'altra parte. Guardo sotto il materasso e noto che c'è un sacco di roba tra cui le chiavi della macchina. Mentre me ne vado chiedo a quel ragazzo come si chiama e mi risponde: "Monico", cioè il maschile di Monica. Non eccepisco e mi sveglio col
suono della sveglia.
suono della sveglia.
venerdì 16 ottobre 2009
Incidente e foto giganti
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giovedì 15 ottobre 2009
Documenti
Ieri ho giocato al superenalotto e ho vinto 100 euro all'estrazione istantanea. Di per sé l'evento non fa notizia ma mi serve perché, avendo regalato la cifra a mia sorella per il suo compleanno, ho chiuso le due banconote da 50 euro in una busta e quelle due banconote sono apparse nel sogno di stanotte. Ho fatto due sogni: del primo non ricordo nulla, del secondo, effettuato dopo il mio risveglio perché mi ero scoperto, verso le 5 e mezzo, ricordo che era molto lungo e completamente a colori. Mi trovavo in un ospedale tipo il San Camillo (ricordo perfettamente le porte blu divisorie) e mentre cammino, esce un mio vecchio collega in camice verde, nudo al di sotto che mi saluta affettuosamente ed entra in sala operatoria: mentre entra, si lava le mani e il camice si apre perché non chiuso e lo vedo nudo completamente coperto da peli rasati su tutto il corpo. Credendo di mettermi anch'io in divisa indosso però una vestaglia leopardata e penso che siano le nuove dotazioni dell'ospedale. Esco per strada e fa freddo e credo che la vestaglia sia così perché protegge benissimo. Incontro però alcuni vecchissimi amici che non vedo più, tra i quali Wanda che spende saluti a profusione. C'è gente che cammina ma mi ignora completamente. Rientro nell'ospedale e vedo uscire dalla saletta dove mi ero cambiato un ragazzo e una ragazza in tutta fretta: il ragazzo indossa un vestito verde chiaro ma più lo guardo più mi sembra una specie di ectoplasma con due gambe e due braccia che corre via assieme alla ragazza. Mi prende un sospetto: che abbiamo rovistato tra le mie cose e difatti entrando noto il mio portafogli e penso che mi hanno rubato tutto il contenuto. Il portafogli marrone ce l'avevo tanti anni fa: al suo interno mancano tutti i documenti ma ci sono tutti i soldi, tra i quali le due banconote da 50 euro piegate esattamente come le avevo poste nella busta per mia sorella nel mondo reale. Allora corro per inseguirli e capito all'ultimo piano che dà in un grande terrazzo dove ci sono dei venditori di Porta Portese ma non li trovo. Penso a rifare tutti i documenti e la cosa mi isturba e mi chiedo "Perché diavolo avranno rubato i miei documenti solamente?" e mi sveglio con la sveglia alle sette meno dieci. Ieri sera ho creato un account per l'applicazione Ping per iPhone e mi ha chiesto il nome utente. Ho dato giovanni.croce ma mi diceva che era già presente, così mi sono domandato chi mai avesse già preso il mio nome e cognome così ho dovuto dare un altro account e la cosa mi ha scocciato. Forse questo è all'origine del furto dei documenti del sogno. Il desiderio del sogno probabilmente era quello di rivedere Wanda o di sapere cosa stesse facendo. Ora so dov'è.
mercoledì 14 ottobre 2009
Addendum: il vero ritorno
Curiosamente non devo più rimanere qui a Palermo e sono in aeroporto con in bigletto elettronico per tornare a casa. La domanda che mi pongo è se nel sogno la mia cada fosse lontana da quella diia madre.
Il viaggio di ritorno
Mi trovo a Copenhagen per lavoro e so che devo starci a lungo (anche se mi sembra più la Svezia ma comunque il nord Europa) e faccio le valigie per tornare a casa a trovare mia madre. Una volta arrivato a casa le dico che devo tornare di nuovo fuori perché sto lavorando all'estero e che mi prepari da mangiare. Esco con gli amici e torno a casa per fare la valigia. Dentro di me penso di essermi dimenticato i biglietti per il ritorno e difatti non li trovo così chiamo la Lufthansa perché non ricordo con quale compagnia la mia azienda ha prenotato ma mi dicono che senza biglietti nom posso prendere l'aereo o meglio: lasciano cadere la comunicazione quando dico loro di controllate se arlmeno sono sul volo. Allora mi faccio accompagnare daia madre alla stazione dove ci sono tante metropolitane e una di queste conduce all'aeroporto. La saluto ma sbaglio metro per cui ne prendo un'altra e dopo numerose vicissitudini arrivo al check-in ma mi sveglio e penso tra me che tanto era una prenotazione con biglietto elettronico per cui non servirebbe il cartaceo. Questo sogno lunghissimo, a colori, bello e frastornato l'ho fatto tra le 5 e mezzo e le 6 e mezzo e i luoghi erano quelli di un sogno precedente, in cui neppure casa mia era tale. Ieri sera ho risposto a Marcus in Svezia; inoltre ero giunto a Palermo con l'aereo ed ero stanco perché alla fine sono andato a letto alle undici passate.
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