Stanotte alle 4 esatte mi sono svegliato convinto di aver sentito un rumore. Ieri sera sono andato a letto abbastanza nervoso perché una delle quattro librerie in camera si è letteralmente staccata dal muro facendo balzare libri e mensole davanti verso il computer il quale non si è rotto ma solo spostato. L'ho rimessa a posto al muro tanto per appoggiarla, dopo aver tolto le decine e decine di volumi dei Meridiani della mia collezione. Mi sono accorto che anche l'altra adiacente era pericolante e quindi ho eseguito la stessa operazione. Stanco, alla fine mi sono addormentato con molta ansia. Forse un rumore nella notte mi ha svegliato. Ero così stanco che mi sono riaddormentato subito ed ho sognato una casa elegante, come quella di mio nonno ai Parioli, nella quale vagavo e mi accorgevo che era in procinto di essere svaligiata da un ladro. Ho chiuso allora tutte le finestre che vedevo e una sola invece era difficile a chiudersi. Da lontano vedo il ladro avvicinarsi, così scappo a inizio a correre nei corridoi lunghissimi. Mi vedo dietro lui che corre e mi insegue ma man mano si trasforma prima in uno scoiattolo, poi in un gatto e infine in una anatra. Riesco ad uscire da una finestrella alla fine del corridoio che intuisco portare all'esterno, in campagna. Anche il corridoio è mutato e si è trasformato in un viale di un bosco. Mi giro per vedere l'anatra e ne trovo tre. Sono simpatiche e stanno dormendo fra loro. Mi sveglio con la sveglia alle 7 precise. Stamattina, in garage, ho visto che un passerotto che aveva iniziato a volare si è trovato chiuso e impossibilitato ad andarsene e la sua mamma era fuori. L'ho preso delicatamente e l'ho fatto uscire. erano forse quasi quaranta anni che non prendevo in mano un passerotto. L'ultimo mi era volato via dalla gabbietta quando ero piccolo e la cosa ancora mi intristisce. Sono così piccoli...
martedì 27 luglio 2010
venerdì 16 luglio 2010
I tre numeri
La scorsa notte ho sognato di pagare al ristorante un conto. Il cameriere arriva con 3 fatture e mi dice il totale: 63 euro. Prendo la carta di credito e vado alla cassa. Non so perché ma mi salta alla mente anche il numero 28. Una volta svegliato mi sono recato a giocare questi tre numeri, un bel terno secco su Roma. Ovviamente non ho vinto ma ho riflettuto sui tre numeri sognati ed erano la data di nascita di mia cugina Tamara. Dunque, almeno secondo Freud, il sogno era incentrato su di essa, o almeno credo. E' da notare che lunedì sera sono stato ad una cena di lavoro in cui alla cassa ho dovuto dare il numero di partita IVA aziendale ma ha pagato il nostro direttore. Secondo la prassi di chi gioca al lotto dovrei continuare per altre due giocate ma secondo me è inutile. tuttavia monitorerò le uscite. Stanotte invece nessun sogno, troppo caldo, poi mi sono svegliato alle 5 e mezzo per andare a Teramo.
martedì 13 luglio 2010
Cerchi in pentola
Ho dedicato ad Almar la terza parte della nuova raccolta di poesie Sigma, poco prima di spedirla ad un concorso letterario. In più, se mettiamo che ho ricevuto il contratto di pubblicazione del mio A volte mi sento un pezzo di canre, dovrebbe farmi sentire bene. Invece avverto una tensione profonda, molto evidente, al limite della impazienza. Mi sembra come se non ci fosse tempo per fare qualcosa. Ho ideato un nuovo libro inteso come un epistolario tra me e Antoine Auden. Mi esalta molto e conterrà anche alcuni elementi per la seconda parte del Cromosoma grigio, che dovrei decidermi a continuare. I miei sogni non vanno meglio: ne faccio abbastanza ma non riesco a ricordarli sia per il gran caldo che c'è in questi giorni sia per il fatto che mi sveglio ogni giorno sempre più presto e balzo giù dal letto con una grande velocità per farmi la doccia e togliermi il velo umido sul corpo accumulato durante la notte. Spero passi presto quest'ondata di calore. La scorsa notte ricordo soltanto questo brano: stavo facendo la crema pasticcera in un'enorme calderone, con una cucchiarella di legno. Qualcuno dice che devo effettuare dei cerchi molto più veloci e ampi. Lo faccio sulla superficie di un liquido che sembra acqua e il tutto man mano si trasforma in un liquido verdastro. Sono impnotizzato dai cerchi giallastri e rotanti, ce ne sono decine e decine. Mi sveglio, è notte. Elementi razionali possono essere: il telefilm Fringe, nel quale si dice di dover preparare, appunto, la crema pasticcera (alla quale non ho dato attenzione) e poi forse un riferimento ad un prossimo film della Walt Disney, L'apprendista stregone, di cui non c'è questo elemento ma c'era - mi sembra - nel film animato di Fantasia.
mercoledì 30 giugno 2010
Cristalli e sogni
Sono stato in aperta campagna in compagnia di Almar e avevamo ciascuno il proprio cristallo guardiano. Quindi in un ambiente lontano da troppo interferenze elettromagnetiche. Sia a casa che fuori dunque continuiamo a fare moltissimi sogni molto realistici. Quel che ho notato è che se ne fanno tantissimi, non si ricordano molto (spesso solo qualche brano di essi) e che comunque si ha l'impressione di aver dormito alla grande. Questo avviene con i cristalli di quarzo e le orgoniti pure, cioè quelle senza metallo.
domenica 20 giugno 2010
Oingo Boingo e mio cugino
Non capisco come mai in questo periodo faccia sogni bellissimi ma non li ricordi. Quello di due giorni fa parlava di una camera molto grande che somigliava al museo Riso di Palermo (il secondo piano) in cui una ragazza mi introduceva a visitarla. diceva che c'era una cosa che la terrorizzava e che era talmente impaurita per quella cosa che se ci entravo io si sarebbe sentita meglio. Ci siamo avvicinati ad una parete ma io non vedevo nulla. La ragazza mi disse che avrei dovuto guardare in alto e difatti c'era un enorme scimmione giallo di resina che sovrastava tutto, fermato a mezz'aria da alcune staffe. Io credevo che fosse un'opera d'arte. Glielo dissi e lei rispose che il suo nome era Oingo Boingo e che era pericoloso. Improvvisamente dal tetto scende un grandissimo armadio (l'analogia col museo era impressionante a questo punto) ed io, guardando nella direzione dello scimmione, non lo vidi più al suo posto e pensai che fosse sceso: difatti era dietro quel grande armadio con un vestito elegante rosso e nero. Mi svegliai senza ansia. Ciò che ricordo del sogno di stanotte è un tavolo da architetti e mio cugino vicino col quale non parlo da svariati anni. Aveva una borsa come quelle del dottore e all'interno un sacco di cianfrusaglie. Mi fa un discorso riguardo a una firma che dovrei mettere su un foglio, dice che manca solo la mia perché è giunto il momento di riconciliarsi. Vedo alcune firme e riconosco quelle di alcuni zii e parenti. Gli rispondo che è strano che mi abbia messo da parte lui per tutti questi anni e poi improvvisamente si faccia avanti, che cosa vuol dire? Mi sta per rispondere e mi sveglio.
giovedì 10 giugno 2010
martedì 8 giugno 2010
Il calciatore
Da un po' di tempo faccio bei sogni anche grandiosi a colori ma non li ricordo. Ho brani di ricordo circa paesaggi molto vasti e solo uno ne ricordo bene la storia, piuttosto breve: come protagonista c'è un calciatore (questo post è visibile solo per utenti privati con password).
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