mercoledì 12 dicembre 2012
12/12/12
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venerdì 16 novembre 2012
Il ritorno de "Il cromosoma grigio"
Ieri è uscito in ebook per dispositivi mobili la nuova edizione de "Il cromosoma grigio", libro che scrissi nel 1999 ed èdito successivamente su Lulu.com e ilmiolibro.it. Il libro è presente anche in Google books. Ho preferito anche pubblicarlo in formato e-book perché credo di convertire molti miei scritti in questa modalità.
Per visualizzare la vetrina del libro cliccare qui.
Il pupazzo di ET
Voglio tessere le lodi dell'oggetto di un mio recente acquisto: un pupazzo originale di ET grande sui trenta centimetri, in stoffa e pannolenci, che raffigura ET con la felpa rossa. La sua posa è abbastanza tenera e ha gli occhi aperti ed espressivi. L'ho fatto pulire in lavanderia e l'ho portato a casa, sistemato sulla mensola inferiore del letto pregandolo di farmi sognare in maliera lucida e ricca. Devo dire che da quando l'ho posizionato sta adempiendo alla mia richiesta: faccio sogni meravigliosi e complessi, a colori e ricchissimi di materiale. Ricordo quello di stanotte. Ero in vacanza in Grecia con la mia famiglia e alcuni cugini, dovevamo ritornare a casa ma non avevamo due macchine e con una mandai avanti mia sorella e mia madre e con l'altra parte della famiglia mi accordai per un taxi. Chiamo un taxi bianco e si avvicina una tassista donna bionda e carina la quale appena mi vede scende dall'auto e inizia a camminare con me. Sto andando verso casa e intuisco che voglia venire a letto per fare sesso. Mentre camminiamo incontriamo un ragazzo che fa la figura del teppistello di quartiere: in realtà è un muratore ma nel sogno appartiene alla mia famiglia. Con gli altri componenti rimasti saliamo le scale della palazzina e le scale all'interno sono strapiene di gente all'inverosimile tanto che esclamo: "Mai questo pianerottolo è stato pieno di tal gente come ora!" e finalmente arriviamo al secondo piano. Prima di accedere all'androne però una macchina con dentro un tale urla al ragazzo teppistello qualcosa sulla sua acconciatura: guardandolo ha i capelli tra il giallo e il bianco, corti ma tagliati strani, sembra con il gel. Quando si volta ha le ciocche tutte incrociate come i fiaschi di una volta e capisco allora lo stupore dell'uomo nei confronti di quella strana acconciatura. Una volta dentro casa ed aver spiegato alla tassista che deve portarci in aeroporto per raggiungere gli altri quella si spoglia e si mette a letto. Io spengo la luce e mi accorgo che una mia collega sta lavorando su uno scrittoio piccolino ai piedi del letto. Faccio alla mia collega di andare via e quella si alzxa e se ne va ma quando mi avvicino al letto, dalle lenzuola sbuca il teppistello anche lui nudo che mi fa: "Vai a fare in culo per favore!". Io capisco allora che faranno sesso loro due e chiudo la porta. Mi sveglio brevemente e sento freddo. Decido di rimanere ancora a letto, sono le sei e venti. Nella seconda parte del sogno mi trovo seduto accanto a Briatore il quale sta ricevendo una chiamata sul videofonino: riconosco essere mio nipote ma lui gli chiude il telefono in facci. Allora io, senza dire a lui che è mio nipote, entro nell'immagine del video e mi ritrovo come accanto a lui che si trova in macchina assieme ad altri nipoti. Sta guidando mio fratello. So che c'è un'altra auto con mia madre e mia sorella e guida un autista. C'è un incidente che coinvolge una trentina di macchine e queste due le quali non si ribaltano la sbandano. Io mi materializzo lì. Scende mio fratello che va nella macchina accanto e so che mia cognata sta accudendo ai nipoti. Mio fratello va nell'altra macchina e dice a mia sorella se sta bene. Mia sorella urla di controllare mamma, la quale apprendo che sta bene. Mi guardo in giro ma nessuno è sceso dalle auto. Mi sveglio con una angoscia profonda. Tutto il sogno, nelle due parti, è stato a colori e vivissimo. Elementi razionali: sono tre e derivanti dalla trasmissione Servizio Pubblico con Santoro di ieri sera in cui era invitato Briatore. Ieri sera mi sono chiesto perché avesse invitato questo qui, che non sopporto. Lui ha detto che i nostri tassisti come pure le altre figure lavorative sono le migliori del mondo. Per la gente del pianerottolo: ieri una nuova trasmissione condotta da Emanuele Filiperto III in Cina sulla muraglia cinese fa vedere decine e decine di persone che salivano e scendevano da questa.
i tassisti migliori sono italiani
la muraglia cinese
briatore a servizio pubblico
lunedì 3 settembre 2012
Nudo
Dormo nudo in una casa, aspettando l'autobus. La casa dà verso l'esterno e mancano le mura sulla strada. Il mio letto è molto grande e la fermata dell'autobus è dall'altra parte sulla strada, vedo la via di Torrevecchia a Roma. Sento arrivare l'autobus: è piccolo e va veloce; mi sembra di leggere un numero ma non lo identifico. So che è il mio ma che lo perderò, quindi lo lascio passare e mi rimetto a dormire. Poi mi alzo, sempre nudo ed esco. Infilo le ciabatte e una magliettina nera. Tuttavia, sebbene i passanti non facciano caso al fatto che non ho gli slip, torno indietro e vado in un qualsiasi negozio a comprarne un paio. Sento di essere in vacanza e che in un sogno precedente ho visitato molti negozi tutti dentro un grande palazzo. Strana sensazione quella del sogno in un sogno.
venerdì 27 luglio 2012
martedì 24 aprile 2012
La serratura e l''asilo
Stanotte e ieri ho ricominciato a sognare bene, dormendo a lungo. Stanotte però mi sono svegliato per un dolore all'inguine che ho da diversi giorni. Prima del mio risveglio (dovevano essere le tre di notte e comunque era buio pesto) stavo sognando che a casa di mia madre, dove già sono entrati i ladri, io mettevo una serratura in più per la porta. Davo all'incirca sei mandate (tre della serratura sopra e tre di quella sotto) e provavo una grabnde sicurezza per questo. Una volta riaddormentato mi sono ritrovato nella Città Immaginaria dove ero con mio fratello che mi parlava di un affare che stava conducendo: aveva idea di mettere su un'attività, una scuola per bambini piccoli e aveva comprato un locale ad hoc. Mentre stavamo parlando entriamo dentro ad un negozio per bamibini che doveva vendere carrozzine e invece era anche un asilo. Ricordo tutto con molta vividezza: ho notato che le mura portavano il soffitto ad essere altissimo, individuavo anche alcune ragnatele dovute al fatto che era difficile pulire fin lassù. E poi i colori: giallino e verdino e ogni suppellettile creato apporta per questa scuola-negozio. Andiamo verso l'interno di questo luogo fino ad arrivare ai bagni: io devo andare in bagno infatti ma succede una cosa, mi chiedo se sia il caso andare in un bagno per bamibini piccoli e inoltre che non devo frala perché, svegliandomi precedentemente, ero sceso dal letto ed ero andato a fare pipì. Quindi scelgo di non usufruire dei bagni e proseguo la mia visita con mio fratello al quale dico che è un'idea splendida. Usciamo fuori e c'è un grande giardino con delle piccole stradine. Respiro l'aria fresca, mi sento bene. Poi mi sveglio definitvamente: sono le otto e venti.
giovedì 15 marzo 2012
Scandalo
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